18.11 - A quale sorte andranno incontro gli atti compiuti dall'amministratore di sostegno in violazione della legge e/o delle disposizioni contenute nel decreto del GT?

A norma dell'art. 412 c.c., gli atti compiuti dall'amministratore di sostegno in violazione di disposizioni di legge, od in eccesso rispetto all'oggetto dell'incarico o ai poteri conferitigli dal giudice, possono essere annullati, su istanza dell'amministratore di sostegno stesso, del pubblico ministero, del beneficiario o dei suoi eredi ed aventi causa.

Per atti compiuti in violazione di disposizione di leggi, si intendono quelli contrari a norme imperative di carattere proibitivo.

Qualora, invece, l'amministratore di sostegno compia un atto assolutamente necessario o utile per il beneficiario, senza però averne i relativi poteri, è sempre possibile richiedere al giudice tutelare la ratifica.

In tale ipotesi, l'intervento giudiziale, teso a valutare l'effettivo vantaggio dell'atto per il beneficiario, è assolutamente necessario, per cui la ratifica non potrà mai essere operata dal solo beneficiario, salvo ovviamente il caso di atto eccedente l'incarico ricevuto, ma che rientra in una categoria di atti negoziali per il quale residua la piena capacità di agire dell'interessato (Farolfi, 2014).


Cosa cambieresti o aggiungeresti rispetto alle indicazioni di cui sopra?