01.03 - Un punto di cui spesso si sente parlare, nei discorsi sull’amministrazione di sostegno, è quello dell’importanza del “Grande Cielo”. Cosa si intende con questa espressione?

Si vuole fare riferimento all’opportunità per l’interprete di non guardare alla nuova legge sull’AdS come un provvedimento sparso e isolato, bensì di inquadrarlo nell’ambito di un sistema più vasto di indicazione legislativa: sostanzialmente si intendono tutti gli interventi di riforma che dagli anni 60 in poi, da quando cioè è iniziato il movimento di “costituzionalizzazione” del diritto civile, sono stati approvati in Italia.

Si tratta di una indicazione che non ha soltanto un valore teorico e culturale, ma rivela anche spesso un interesse pratico. Capita non di rado all’interprete di doversi cimentare, nell’ambito dell’Ads, con questioni pratiche, grandi e piccole, che non è facilissimo risolvere. Si tratta spesso di questioni in cui c’è una soluzione “A”, che appare sostenuta da una qualche soluzione normativa, che non manca quindi di una sua correttezza formale, ma che condurrebbe in effetti ad un trattamento o sistemazione deludente dal punto di vista degli interessi della persona. E c’è invece una soluzione “B” che, dal punto di vista formale, può forse incontrare qualche ostacolo in quel micro passaggio testuale, ma che ha la capacità di realizzare molto più efficacemente gli interessi della persona, in maniera più umana e confacente. Bisogna infatti tenere conto che la disciplina dell’ads è molto complessa, che la sfida tecnica per il legislatore a quel tempo è state enorme, che non sempre si è riusciti a pensare a tutto, in un dedalo di richiami, incroci, sotto richiami, a discipline anche strane, in un lavorio scolastico e architettonico, che negli ultimi mesi si era fatto particolarmente affannato e agitato. Ebbene in questi casi il volano che può spingere la risposta in concreto verso “B” piuttosto che verso “A” può essere spesso rappresentato dal puntello, a quello spirito generale riformistico a favore delle persone fragili, a quel soffio complessivo e di protezione morbida ed empatica quale si coglie guardando appunto a quel grande cielo delle disposizioni normative degli ultimi 50 anni: giusta casa, statuto dei lavoratori, divorzio, maggiore età 18, riforma del diritto di famiglia, legge 180, interruzione volontaria di gravidanza, legge 104 sull’handicap, trapianti, transessuali, fecondazioni assistita, adozioni, cure palliative, filiazione, unione civile, e così via. Un grande supporto ideale e normativo al quale fare appello per risolvere, nel modo migliore, i problemi concreti, aggirando quelli che possono essere micro dimenticanze fatali da parte del legislatore del 2004.


Cosa cambieresti o aggiungeresti rispetto alle indicazioni di cui sopra?