06.09 - L’amministrazione di sostegno è applicabile alle persone affette da ludopatia?

Sì. La patologia da gioco può comportare l’incapacità, in tutto o in parte, di provvedere ai propri interessi, patrimoniali e, sovente, anche personali.

Purtroppo l’applicazione della misura talvolta si rivela tardiva, intervenendo in funzione limitativa di un pregiudizio già ampiamente prodottosi sotto il profilo patrimoniale e, a volte, anche nelle relazioni interpersonali e familiari.

E’ spesso auspicabile, in questi casi, la nomina di un Ads estraneo al nucleo familiare, onde evitare che il rapporto di confidenza tra coniugi o membri della stessa famiglia possa pregiudicare la realizzazione del progetto di sostegno.

Fra le tante fattispecie di apertura di un’amministrazione di sostegno in questo ambito, segnaliamo:

- forma di gioco d’azzardo patologico che ha portato il soggetto, assistito da oltre vent’anni dal Centro di Salute mentale, a notevoli difficoltà finanziarie e alla separazione dalla moglie (Trib. Piacenza, 29.5.2007, RGV 159/07, inedito);

- prodigalità e dedizione al gioco, con accumulo di ingenti debiti (Trib. Modena, 20.3.2008, in Giust. Civ., 2008, 2037);

- grave disagio psichico con disturbo di personalità e tendenza compulsiva a spendere il denaro nel gioco d’azzardo (Trib. Roma, 29.7.2008, in www.personaedanno.it;

- dipendenza da gioco devastante in soggetto lucido e consapevole, dimessosi dal lavoro per conseguire il TFR e così avere liquidità da reimpiegare (Trib. Varese, 25.11.2009, in www.personaedanno.it).

Da segnalare anche la (discutibile) decisione del G.T. del Tribunale di Pinerolo che, con decreto in data 8.3.2006 (www.personaedanno.it), atteso il netto rifiuto del soggetto interessato, affetto da gioco d’azzardo patologico ma con capacità relazionali e di autogestione, a sottoporsi ad amministrazione di sostegno, ravvisata la necessità di una protezione giuridica più forte, ha trasmesso gli atti al P.M. per l’instaurazione del giudizio di inabilitazione. Forse si sarebbe potuto ugualmente raggiungere il risultato dell’adeguata protezione della persona con la nomina di un amministratore esterno, senza il ricorso ad altre misure protettive più invasive.


Cosa cambieresti o aggiungeresti rispetto alle indicazioni di cui sopra?