04.05 - L’AdS è idonea a fronteggiare il rischio di approfittamento da parte di terzi, dal quale possa derivare un depauperamento del patrimonio del disabile?

L’amministrazione di sostegno è una misura senz’altro idonea a salvaguardare e tutelare la persona in difficoltà dai pericoli di raggiro, approfittamento e manipolazione da parte di terzi, ivi compresi i familiari.

A seconda della gravità delle condizioni psicofisiche del beneficiario (fragilità psicologica, maggiore o minore suggestionabilità, ecc.), all’amministratore potranno essere affidati compiti di affiancamento o di diretta gestione dei suoi interessi.

In tal modo, la presenza e l’assidua vigilanza dell’amministratore potrà sicuramente evitare a monte e prevenire qualsiasi rischio di approfittamento da parte di terzi.

L’interdizione o l’inabilitazione, infatti, non assicurerebbe nulla di più rispetto alla misura dell’amministrazione di sostegno, che ben può preservare il patrimonio della persona da eventuali atti di approfittamento da parte di terzi (così Trib. Bologna, sentenza 9 maggio 2007).

Se, però, il contratto è stato già concluso, l’amministratore di sostegno potrà sempre agire in giudizio per chiederne l’annullamento (art. 412 c.c.).


Cosa cambieresti o aggiungeresti rispetto alle indicazioni di cui sopra?