Sì, il giudizio di interdizione (come quello di inabilitazione) può concludersi con il rigetto della domanda e con la trasmissione degli atti al giudice tutelare, per l'applicazione dell'amministrazione di sostegno. Si tratta, ovviamente, di un esito auspicabile in tutti i casi, quale sbocco ordinario di ogni procedimento di interdizione.

In pratica il giudice dell'interdizione, secondo quanto prevede l'art. 418, secondo co. c.c., potrà disporre-d'ufficio o su domanda di parte-la trasmissione degli atti al giudice tutelare, per la nomina dell'amministratore di sostegno. In tal caso, il medesimo giudice dell'interdizione potrà dettare provvedimenti urgenti per la cura della persona, allorquando ciò si renda necessario, in virtù dell'espresso richiamo dell'art. 418 c.c. al quarto comma dell'art. 405 c.c.