Vuol dire che anche l’AdS deve essere messo in condizione di poter fare il lavoro per cui egli è insostituibile: ossia il monitoraggio periodico di come il beneficiario sta, di quello che dice, che vuole e che non vuole, che desidera cambiare, e cosi via. Tutto questo insieme di indicazioni è destinato a trasformarsi, di solito, nella messa in gioco della competenza e dell’operato di qualche ente, ufficio, professionista, lavoratore, cooperativa, bancario in grado di risolvere le esigenze appena dette. Orbene questo tipo di risposte “pratiche”, devono tendenzialmente essere fornite dall’Ufficio Sportello che con pochi “clic” al computer, o con una mail o una telefonata, può subito indicare qual è per quella certa situazione l’idraulico migliore, il commercialista da consultare, la Banca a cui bussare, la Cooperativa più affidabile, l’infermiere da preferirsi, e così via.
Occorre anche immaginare che l’Ufficio si faccia carico di computerizzare, digitalizzare, automatizzare il più possibile tutti i campi in cui un certo risultato può essere raggiunto senza necessità che ci sia un amministratore costretto a fare lunghe code in giro per la città.
In sostanza l’Ads deve limitarsi a riscontrare l’esistenza della questione di vita quotidiana. A risolvere il tutto provvederà l’Ufficio Sportello.